Archivio mensile:luglio 2015

Saluti.

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Saluto i miei pochi e affezionati lettori, non solo per le vacanze.

Molte cose sono successe in questi ultimi tre mesi, molti cambiamenti, alcuni fortemente cercati ed infine trovati, altri subìti, altri dolorosamente sofferti.

Queste pagine hanno accolto i miei pensieri negli utlimi tre anni e mezzo della mia vita, questa parete colorata mi ha scaldato l’anima nei momenti peggiori e mi ha reso con maggiore intensità  il colore delle giornate più vive e dense di promesse.

E’ tempo di andare, mi aspetta un mondo nuovo, del tutto ignoto.

Il mio piccolo lascito emotivo, forse morale, sta nell’aver compreso come ciò che rende davvero unico questo viaggio sulla Terra sia la passione, la sincerità, la capacità di vivere sentimenti, accadimenti, istanti “sentendoli” nel profondo.

Ed inoltre, il coraggio (non l’incoscienza).

Se non prendiamo in mano la nostra vita, lasceremo sempre che siano gli altri a darci la misura di quel che siamo.Sfidiamo noi stessi, che si tratti di piccole o grandi imprese: non possiamo nemmeno immaginare le infinite e meravigliose ricorse che nascondiamo dentro di noi.Dobbiamo avere fede in noi stessi e nell’amore che proviamo per la nostra vita, solo questo potrà farci affrontare delusioni brucianti e penose sconfitte senza farci sentire mortificati.

Grazie di cuore a chi ha condiviso queso spazio, regalando pensieri, esperienze, sostegno e amicizia.

Ciao.

Omnia munda mundis

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Santa Lucia,
per tutti quelli che hanno gli occhi
e un cuore che non basta agli occhi
e per la tranquillità di chi va per mare
e per ogni lacrima sul tuo vestito
per chi non ha capito.

Santa Lucia,
per chi beve di notte
e di notte muore e di notte legge
e cade sul suo ultimo metro
per gli amici che vanno e ritornano indietro
e hanno perduto l’anima e le ali.

Per chi vive all’incrocio dei venti ed è bruciato vivo
per le persone facili che non hanno dubbi mai
per la nostra corona di stelle e di spine
e la nostra paura del buio e della fantasia.

Santa Lucia,
il violino dei poveri è una barca sfondata
e un ragazzino al secondo piano
che canta ride e stona
perché vada lontano fa che gli sia dolce
anche la pioggia nelle scarpe, anche la solitudine.

La realtà supera sempre l’immaginazione.Sempre.

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Pensavo che questa sensazione di un pugno diritto in  faccia non l’avrei mai più provata nella vita.

Invece mi tocca di nuovo.Ma devo essere grata, perchè se la provo vuol dire che sono ancora viva.Il che non è scontato.

Grazie a F., per avermi dato il primo pugno.

Così adesso forse sopporterò meglio il secondo.

L’unica certezza è che non c’è niente, davvero niente da capire.